Epilessia: disturbo ma anche dono

Storie di Epilessia

Epilessia: disturbo ma anche dono

Epilessia: disturbo ma anche dono

La mia esperienza con l’epilessia la voglio raccontare di getto. L’epilessia è arrivata nella mia vita all’improvviso, a circa 11-12 anni, dopo una congestione. Gli esami dell’epoca, una Tac, essendo io del 1969, rivelarono che la mia epilessia era certamente da trauma da parto. Non avevo mai avuto problemi fino, in pratica alla fine delle elementari, poi la diagnosi che spiazzò un po’ la mia famiglia e sconvolse la mia quotidianità. Tuttavia ho continuato a fare la mia vita da studente e da giovane sportivo affidandomi alle cure della Neurologia di Gallarate, in particolare del dottor Franco Vanzulli. In pratica sono cresciuto seguito dalla Neurologia di Gallarate, poi diventato Centro regionale epilessia e ho trovato nel Gardenale, ora un vecchio farmaco, ma ancora mio ‘compagno’ il partner per tenere sotto controllo l’epilessia. Che, confesso, in una prima fase era vista come un disturbo, ma che ora, senza alcun problema dal 2005, vivo come un dono. Che mi avrà privato di caffè e alcolici, certo, ma che mi ha portato in dote sensibilità, capacità di leggere meglio i miei limiti umani e mi ha spronato a darmi obiettivi e a centrarli. Come quando ho fatto tutto il mio Liceo scientifico senza alcun esame a settembre come pochi nella mia classe oppure ho affrontato l’Esame di Stato da giornalista superandolo al primo tentativo. La mia esperienza mi ha anche portato ad aiutare famiglie con figli e figlie che avevano la diagnosi di nuovi casi di epilessia. E, prima con il dottor Pierfrancesco Basso e quindi con il primario Davide Zarcone ho anche più volte rappresentato le realtà dei pazienti con epilessia e dei loro familiari in occasione di eventi sportivi o per la Giornata sull’epilessia. Il percorso all’inizio non appariva certo facile, ma poi ho imparato a conoscere questa compagna di viaggio e a viverla, lo ripeto, come un dono. Così che, quell’aspirante ostetrica che, forse, mi ha schiacciato la testolina non computerò mai un danno, ma renderò grazie per il dono. Può sembrare strano, assurdo, ma io l’epilessia la vivo così. Con serenità e come una compagna che mi conosce bene. E che io, ogni giorno, imparo a conoscere. Con curiosità e con la certezza che nessuno la conoscerà comunque mai appieno.

Moreno G.

Torna alle Storie

Fiepilessie
gae.pignatelli@gmail.com